Chiodo Formaggi & Leo Club Crema

La Chiodo Formaggi, che collabora con i Leo Club Crema, di cui il nostro presidente Chiodo Simone ne è presidente, vi informa del seguente evento, volto a sensibilizzare la gente nei confronti dei più sfortunati.

Ora e luogo Inizio:
sabato 22 novembre 2008 alle ore 9.00
Fine:
domenica 23 novembre 2008 alle ore 19.00
Luogo:
Piazza del Duomo
Città/Paese:
Crema

VENDITA PANDORINI










Obiettivo: Sostenere ed incentivare lo studio e la crescita professionale dei ragazzi disabili della vista che decidono di proseguire il loro percorso di studi o professionale attraverso il conseguimento di lauree, diplomi o certificati. Ossia incrementare ilnumero di nuovi iscritti e il numero di studenti che completano il ciclo di studi universitari.

AREE DI INTERVENTO: Atenei Universitari
- Fornire nelle Università la struttura e i materiali che permettano al singolo studente di effettuare liberamente i propristudi (strutture informatiche e materiali didattici)
- Trasmettere alle singole Università il know-how per pianificare e preparare il materiale indispensabile al ciclo di studi delsingolo studente (know-how e pianificazione)
- Creare una base di audio-libri fondamentali condivisi dai singoli docenti universitari e utilizzabili in più corsi da piùstudenti, al fine di creare economie di scala nella realizzazione dei testi di studio in formato elettronico o audio per gli studenti disabili della vista (database libri).
- Far capire ai ragazzi e a chi influenza le loro scelte di studio/professione che oggi è possibile superare il loro handicapnello studio e nel lavoro sia attraverso le nuove tecnologie, sia venendo a conoscenza e condividendo modelli disuccesso ed esperienze positive vissute da altri ragazzi (sensibilizzazione).



SONO TUTTI INVITATI A CONTRIBUIRE PASSANDO IN PIAZZA DUOMO NEI GIORNI SOPRA INDICATI DOVE TROVERETE TRA I VARI ROCCIA, IL SIMO E IL BAROZ.

12 commenti:

  1. mamma mia che post serio!!! comunque o sabato o domenica io passo.

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  2. Bella lì... Ringrazio il nostro addetto stampa per averci pubblicizzato il consueto appuntamento del leo club crema in piazza duomo per la vendita dei pandorini. RAGA VI ASPETTO... VI VOGLIO VEDERE TUTTI CHE CI PRENDETE UN BEL Pò DI PANDORINI!!!!
    COSì FACCIAMO VEDERE CHE I COMPONENTI DELLE CHIODO FORMAGGI HANNO UN CUORE D'ORO!!!!!!!!!!

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  3. PROSSIMI AVVERSARI:

    VIDEOTON

    Sebbene sia la stessa denominazione ufficiale ad indicare il 1990 come data di nascita, la storia del Videoton comincia un anno prima, quando un gruppo di amici, decide di iscriversi ad un torneo invernale di calcio a 4, organizzato dall'oratorio di Ombriano (Crema). Il nome della squadra è BMW Ancona, ma il nucleo base è quello che, 12 mesi più tardi, fonderà l'attuale Videoton.

    Nell'ottobre del 1990 infatti, lo stesso gruppo di amici si reiscrive al torneo, che nel frattempo ha preso le dimensioni di "campionato parrocchiale", mutando il nome in SC Videoton (a causa della mancata conferma dello sponsor BMW); è il 10 ottobre 1990. La denominazione è mutuata dal Videoton FCF, formazione ungherese che pochi anni prima, nel 1985, aveva impegnato il Real Madrid nella finale di Coppa UEFA, andando a vincere al Santiago Bernabeu per 0-1, dopo avere perso la gara d'andata (e quindi la coppa) per 3-0 a Székésfehervár. Anche i colori sociali, rosso e blu, derivano da quelli del Videoton FCF.

    Nei primi tre anni della sua storia il Vidi prende parte al campionato parrocchiale con alterne fortune e con una finale di coppa come migliore risultato. Nel 1993 la FOCI (Federazione Ombrianese di Calcetto Indoor) chiude i battenti ed il Videoton, unica tra le 12 squadre esistenti, passa all'attività organizzata dal locale CSI. Sfortunatamente in quegli anni il calcio a 5 è ancora relegato a surrogato del C11, ed il CSI organizza solo un torneo invernale, che serve in sostanza da attività-sostitutiva del C11 durante la pausa. In tre partecipazioni (94-95-96) il Vidi, che nel frattempo ha mutato la propria denominazione in Videoton 1990 QVPF, ottiene altrettanti terzi posti e comincia a gettare le basi per il passaggio ai campionati FIGC.

    L'idea di passare all'attività regionale FIGC è dei primi mesi 1995, ma a giugno, quando è necessario perfezionare l'affiliazione, le casse rossoblù non sono sufficientemente ricche da permettere l'operazione, che viene quindi fatta slittare di un anno. Il 29 luglio 1996 il Videoton si affilia alla FIGC ed inizia la sua carriera nei campionati regionali. Nell'occasione la società modifica definitivamente la denominazione in Gruppo Sportivo Dilettantistico Videoton 1990 Calcio a 5 (più in breve, GSD Videoton 1990 C5).

    Da allora la storia è fatta nuovamente di risultati alti e bassi, con il raggiungimento dei play-off nella stagione 2005/2006 e 2007/2008, sfiorando di un soffio la promozione

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  4. LUOGO DELLA SFIDA
    Crema (CR)
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



    Stato: Italia
    Regione: Lombardia
    Provincia: Cremona
    Coordinate: 45°22′0″N 9°41′0″E / 45.36667, 9.68333Coordinate: 45°22′0″N 9°41′0″E / 45.36667, 9.68333
    Altitudine: 79 m s.l.m.
    Superficie: 34 km²
    Abitanti: 33.814 1-10-2008 (ISTAT)

    Densità: 995 ab./km²
    Frazioni: Santa Maria dei Mosi, Santo Stefano in Vairano, Vergonzana
    Comuni contigui: Bagnolo Cremasco, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Chieve, Cremosano, Izano, Madignano, Offanengo, Pianengo, Ricengo, Ripalta Cremasca, Trescore Cremasco
    CAP: 26013
    Pref. telefonico: 0373
    Codice ISTAT: 019035
    Codice catasto: D142
    Nome abitanti: cremaschi
    Santo patrono: San Pantaleone
    Giorno festivo: 10 giugno

    Sito istituzionale

    Attualmente il comune appartiene alla Regione Agraria n° 2 (pianura di Crema) ed è inserito nel contesto del Parco del Serio, a 79 m sul livello del mare, dista da Cremona 40 km.

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  5. Monumenti e luoghi d'interesse

    Piazza Duomo
    Duomo di CremaIl Duomo in stile Lombardo-Gotico, intitolato a Santa Maria Assunta, 1284-1341.
    La monumentale Piazza, con edifici di prevalente origine cinquecentesca, sulla quale si affacciano i principali monumenti civili ed ecclesiastici: il palazzo comunale con l'arco detto "il Torrazzo", il Palazzo Pretorio (con annessa Torre Pretoria di origine medievale), il Palazzo Vescovile, la cortina di case del lato meridionale.

    Chiese nel centro storico
    Ex chiesa di San Domenico, 1463-1471, pregevole edificio ora adibito a teatro della città.
    L'ex chiesa rinascimentale di Santo Spirito e di Santa Maddalena del 1511 può essere considerata come frutto della collaborazione del grande architetto Giovanni Antonio Amadeo con Agostino de Fondulis, chiamato alla decorazione della chiesa di Santa Maria presso San Satiro a Milano.
    La chiesa di Santa Chiara, 1514.
    La chiesa sussidiaria di San Bernardino in città, 1518-1534, chiesa ricca di opere d'arte sparse in quattordici cappelle.
    La chiesa di San Giovanni Battista, 1583-1584, con gli affreschi seicenteschi di Gian Giacomo Barbelli.
    Il santuario di Santa Maria delle Grazie, 1601-1611, interamente affrescato da Gian Giacomo Barbelli.
    La chiesa parrocchiale di San Benedetto, 1621-1623, edificata su progetto di Francesco Maria Richini.
    La cappella del Quartierone, 1717.
    La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, 1737-1740, pregevole edificio barocco.
    Ex chiesa di Santa Maria a Porta Ripalta, 1743, ora adibita a sala per mostre culturali
    La chiesa parrocchiale di San Giacomo, 1749.
    La chiesa di Sant'Antonio da Padova, metà del XVIII secolo.
    L'oratorio di Santa Maria Stella 1834.
    La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, con facciata rifatta in cotto nel 1939.

    Chiese nei quartieri e frazioni
    Il Santuario di Santa Maria della Croce, edificato tra il 1490 e il 1500 su progetto di Giovanni Battagio, denota caratteri architettonici rinascimentali riconducibili alla scuola dell'Amadeo.
    L'oratorio della Madonna del Pilastrello, 1584, nel quartiere dei Sabbioni.
    L'oratorio della Natività della Beata Vergine Maria, 1685, presso la Cascina Garzide.
    La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo ai Morti, 1694, nell'omonimo quartiere.
    Vecchio oratorio di Castelnuovo, 1708, chiuso al culto.
    La chiesa parrocchiale di San Rocco, 1736, nella frazione di Vergonzana.
    Oratorio della Pietà, 1760, quartiere di San Bernardino.
    La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, 1779, nel quartiere di Ombriano.
    La chiesa di Santa Maria dei Mosi, XVIII secolo, nell'omonima frazione.
    La chiesa parrocchiale di San Bernardino, XVIII secolo e 1899, nell'omonimo quartiere.
    La chiesa parrocchiale di San Lorenzo e San Francesco, 1910, nel quartiere dei Sabbioni.
    La chiesa parrocchiale di Santo Stefano, 1922, nella frazione di Santo Stefano in Vairano.
    La chiesa di San Giuseppe Artigiano, 1955, edificata su progetto di Giuseppe Ermentini nel quartiere delle "Villette".
    La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, 1956, nel quartiere di Crema Nuova.
    La chiesa parrocchiale del quartiere di Castelnuovo, 1958, progettata da Amos Edallo.
    La chiesa parrocchiale di San Carlo, 1985, nell'omonimo quartiere.
    La chiesa parrocchiale di Sant'Angela Merici, 199?.

    Palazzi
    Palazzo Benzoni-Frecavalli (1627), Via Civerchi, oggi sede della Biblioteca Civica.
    Palazzo Marazzi-Griffoni (1422), Via Marazzi.
    Palazzo Benzoni-Donati (1504), Via Marazzi.
    Ex palazzo del Monte di Pietà (1569), Via Verdi.
    Palazzo Compostella (1585), Via Matteotti.
    Palazzo Vimercati-Sanseverino (1602), Via Benzoni.
    Palazzo Foglia (1650), Via Ponte Furio.
    Palazzo Fadini-Zurla (metà XVII secolo), Via Alemanio Fino.
    Palazzo Toffetti-Crivelli (1663), Piazza Caduti sul Lavoro.
    Palazzo Tinti-Bondenti (fine XVII secolo), Via Civerchi.
    Palazzo Vimercati-Zurla (prima del 1685), Via Civerchi.
    Palazzo Patrini-Premoli-Pozzali (fine XVII secolo), Piazza Premoli.
    Palazzo Benvenuti-Bonzi (1710), Via Matteotti.
    Palazzo Terni-Bondenti (1711), Via Dante Alighieri.
    Palazzo Benvenuti-Albergoni-Arrigoni (1756), Via Cavour.
    Palazzo Bisleri-Vailati (1840), Via Mazzini.

    Ville
    Villa Tensini, 1622, nel quartiere di Santa Maria della Croce, con mirabili affreschi di Gian Giacomo Barbelli.
    Villa Albergoni, XVII secolo, nel quartiere di San Bernardino, con grande loggiato.
    Villa Benvenuti, XVII secolo, nel quartiere di Ombriano, in stile barocco.
    Villa Perletta, XVIII secolo, nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti; i successivi proprietari Stramezzi la dotarono di pregevoli opere di Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Telemaco Signorini. In un salone furono trasferiti gli affreschi strappati di Aurelio Buso un tempo posti in una ex casa Stramezzi che esisteva in Via Mazzini. La cappella privata è stata rivestita con affreschi strappati di Gian Giacomo Barbelli, provenienti dall'ex chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio e qui portati nel 1912.
    Villa Lorenza, XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino.
    Villa Oldi-Zurla, XVIII secolo, nella frazione di Vergonzana, con grande parco a tracce di edifici precedenti.
    Villa Carini, fine del XVIII secolo, nel quartiere di Ombriano, con grande parco all'inglese.
    Villa Martini, fine XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino, in stile neoclassico. Qui tra il 25 e il 26 marzo 1848 dimorò il generale Josef Radetzky in ritirata da Milano. Il successivo 1° aprile vi sostò Carlo Alberto di Savoia.
    Villa Albergoni-Zurla, inizi XIX secolo, nella frazione di Vergonzana.
    Villino Acerbi, inizi XIX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce.
    Villa Pezzani, inizi XIX secolo, nella frazione di Santo Stefano in Vairano.
    Villa Vailati, XIX secolo, nel quartiere Castelnuovo, villa di campagna oggi ridotta a residenza di lusso.
    Villa Rossi, seconda metà XIX secolo, nel quartiere di Ombriano, pregevole esempio di edificio in stile neogotico. Nulla rimane di un grandioso parco che un tempo la circondava.
    Villa Zaghen, inizi XX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce, riedificata in stile liberty.

    Frazioni e quartieri
    Il territorio comunale, come si presenta ora, è frutto di un accorpamento del centro storico con alcuni comuni limitrofi avvenuto negli anni '30 del XX secolo. La maggior parte di questi comuni soppressi sono oggi contigui per espansione edilizia alla città e sono divenuti, di fatto, dei quartieri.


    Zone storiche del centro cittadino
    Il Duomo (al Dòm);
    Porta Serio (Pòrta Sère);
    Porta Ombriano (Pòrta Umbrià);
    Porta Pianengo o Porta Tadini (Pòrta Tadì );
    Porta Ripalta o Porta dell'Ospedale (Pòrta da l'Uspedàl).

    Frazioni e quartieri storici
    Santa Maria della Croce (Santa Maréa);
    Santo Stefano in Vairano (Sestént);
    Santa Maria dei Mosi (i Mós);
    Ombriano (Umbrià);
    Sabbioni (i Sabiù);
    San Bartolomeo ai Morti (San Burtulumé);
    Castelnuovo (le Quade);
    San Bernardino (San Bernardì );
    Vergonzana (Ergunzana).

    Quartieri di più recente costituzione
    Crema Nuova (Crèma Nóa);
    San Carlo (San Carlo);
    Sant'Angela Merici (Sant'Angela).

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  6. sport a crema

    Calcio [modifica]
    La principale squadra calcistica cittadina è il Pergocrema, fondata nel 1932 attualmente milita nella serie C1. La seconda squadra cittadina, nonché la più antica, è l'A.C. Crema 1908, che nel secondo dopoguerra, capitanata dal campione del mondo Renato Olmi, giocò diverse stagioni in serie B. Fallita all'inizio degli anni '90, attualmente gioca in Promozione. Va inoltre ricordato che Crema è la città natale del difensore Riccardo Ferri e dell'ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi, il calciatore più titolato della città.

    La città ospita nel mese di giugno la fase finale del "trofeo Dossena", competizione calcistica internazionale riservata alla categoria "Primavera".

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  7. Calcio a 5


    La principale squadra di calcio a 5 è il GSD Videoton 1990 C5, che, come unica società di Crema (e attualmente dell'intera provincia di Cremona), dal 1996 prende parte all'attività di calcio a 5 organizzata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

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  8. LEO CLUB


    L'Associazione Lionistica è fondata sull'organizzazione in Club. Infatti, la dicitura per esteso è "The International Association of Lions Clubs", che sancisce, appunto, il Club come elemento base di tutta la struttura. Scopo del Leo Club è quello di promuovere tra i giovani della comunità quelle attività di servizio civico che sviluppano le qualità individuali di Leadership, Esperienza ed Opportunità. Unire i soci nello spirito di amicizia, cameratismo e reciproca comprensione. Il primo Leo Club nacque nel dicembre 1957, quando i Lions Jim Graver e William Ernst del Lions Club Glenside Pennsylvania, USA, organizzarono il primo Leo Club nel mondo. Tutti i 26 giocatori della squadra di pallacanestro della scuola superiore Abington High School si unirono ad altri nove studenti per formare l'Abington Leo Club, ma rimase unico fino al 1963. Questo primo gruppo di Leo scelse i colori porpora ed oro, i colori della loro scuola. Nell'ottobre del 1967 il programma di Leo Club fu adottato quale programma ufficiale del Lions Clubs International. Quello "Leo" è un programma del Lions Club International e prevede la costituzione di Leo Clubs formati da giovani aventi un'età compresa tra i 12 e 28 anni. Ci sono attualmente più di 140.000 Leo in circa 5.600 Club appartenenti a 138 nazioni. I Club Leo sono sostenuti da un totale di 632 Distretti Lions: aggiungendo a questi 121 Distretti Leo e 26 Multidistretti, si può comprendere che ci sia un naturale ottimismo nel ritenere che il Leo Club continuerà ad essere una delle migliori opportunità per i giovani. Dall'anno sociale 2006/2007 il Leo Cleb ha cessato di essere un programma Lions e si è trasformato in Club affiliato per dare ancora più enfasi all'importanza delle attività giovanili. Allo stesso tempo, in Italia, l'età massima è stata estesa al compimento dei 30 anni.

    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Leo_club"

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  9. CHIODO FORMAGGI-AMICI DI DIEGO 4-6

    Termina con una sconfitta la gara amichevole disputata dalla Chiodo Formaggi nella settimana di riposo.
    I nero-verdi non hanno ancora metabolizzato i veleni gettati addosso dalla stampa in settimana e perdono malamente contro una compagine di amici non iscritta ad alcun campionato ufficiale.
    Una debacle che ci può stare, naturalmente, vista anche la superba prestazione di alcuni elementi della formazione ospite, ma quello che fa preoccupare è la mancanza in campo di diversi elementi della capolista.
    Giustificate le assenze del portierone Roccia Vailati e del presidente-giocatore Chiodo Simone, impegnati in iniziative sociali ben più importanti di quattro calci al pallone, non si può dire lo stesso di Beretta e Contardi, la coppia d'oro, convocata per la gara di lunedi sera al Pala-Toffetti salta la rifinitura preferendo uscire a cena in una nota pizzeria del cremasco.Assente anche Alberti per impegni universitari, non si sa nulla invece del bomber Silver Bettinelli, pupillo di Mr Marchini, quest'ultimo colpevole forse di eccessiva bontà nei confronti della sua punta di diamante, visto che ultimamente concede ad esso troppi turni di riposo.
    La squadra scende in campo rimaneggiata, con Silvani tra i pali, Bressani colonna difensiva al fianco di un ragazzo prestato dalla squadra ospite, Basso Ricci Diego, Groppelli ad inventare, dietro le spalle di Mr Marchini sceso in campo per tenere maggiormente sott'occhio i suoi ragazzi.
    Parte bene la Chiodo, grazie anche al maggior tasso tecnico dei suoi elementi ma, sia per la bravura del portiere ospite Garbelli, a fine gara complimentato da Marchini, e dall'imprecisione sotto porta degli avanti locali, ma col proseguire del match si affievoliscono e subiscono la gran voglia della squadra chievese che, con un Zilioli in versione Kakà schiacciano la Chiodo e si portano sul 6-2 che lascia pochi commenti.
    Un lampo d'orgoglio nel finale rende meno amara la sconfitta, grazie ad una doppietta di Marchini (2 su 18 al tiro,ndr)ed al solito Groppelli, il migliore dei suoi.
    Una batosta che farà riflettere la squadra, furioso Marchini a fine gara che annuncia un ritiro pre-gara, domenica ore 19:30 la squadra dovrà ritrovarsi presso la Trattoria "Il chiurlo" di Bolzone, per preparare la dura sfida di lunedi, dove non si potrà più scherzare.

    I voti:
    Chiodo Foormaggi
    Silvani 5: non fa niente per assomigliare ad un portiere: MUSLERA
    Bressani 6: all'inizio è una diga, poi si spegne col resto della squadra: IMBRONCIATO
    Marchini: 6,5 poca corsa e poca forma fisica, sotto porta il più della volte è troppo tenero, ma ogni goal parte da una sua giocata e sul parquet sembrano intravedersi delle primule: GIARDINIERE
    Groppelli: 7,5 il migliore, salta l'uomo con estrema facilità ed impegna più volte l'estremo ospite, si danna su tutto il fronte offensivo, è già in clima partita:ESEMPIO
    Basso Ricci: 5,5 vuole fare buona impressione e si danna l'anima, combatte su tutto il campo, ma sotto porta sbaglia troppo e, naturalmente, si inkazza: TARANTOLATO

    Amici di Diego
    GARBELLI: 10 non sbaglia nulla, i goal che prende partono da tiri a mezzo metro dalla porta con lui stremato dopo 2 o 3 respinte, vederlo è un spettacolo, Marchini non riesce a trattenere la sua stima, per sua sfortuna anche Vailati si sta esprimendo a tali livelli: IN ASPETTATIVA
    MERLETTI: 7 guida bene la difesa e timbra in contropiede: ESPERTO
    ZILIOLI: 7 il capitano della Nazionale Pasticceri è in forma, segna due bei goal, è puntuale nelle chiusure, sicuro come non mai: BINASCA
    FERRARI 5: poco nel gioco, in alcuni casi spreca buone chances sotto rete: APATICO
    FRITTOLI 6: non eccede, gioca col fisico, sua dote maggiore e fa segnare: DILIGENTE
    DONZELLI 5,5 ha voglia di fare, ma spesso esagera con finte e doppi passi perdendo palloni importanti; FUMOSO

    Voti di M.S.

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  10. Ciao Giovo,se vuoi pubblica l'articolo, riguardalo però perchè una frase non ha senso compiuto me ne sono accorto troppo tardi, quella dove dico dei complimenti di Marchini a Garbelli, grazie

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  11. io e robi abbiamo contribuito

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